Dall’ 8 al 13 marzo 2016 al Teatro Tordinona di Roma va in scena L’Amante di H. Pinter.

Uno spettacolo avvincente che da un avvio apparentemente normale lascia lo spettatore senza fiato.
Un rapporto matrimoniale sui generis. Un amante che, in fondo, non è un amante. O forse sì?

Con “L’Amante”  Pinter si diverte, con feroce ironia, a far esplodere le contraddizioni, di coppia, soprattutto quando si nascondono dietro un’apparente ed ipocrita normalità. Indaga la problematica convivenza di una coppia, apparentemente ordinaria, ma in realtà sfibrata dalla routine quotidiana. L’interpretazione attoriale, farà immerge lo spettatore nei terreni paludosi delle emozioni in bilico tra realtà e apparenza, noia e trasgressione, sperimentando l’ambiguità dei desideri.

Pinter pone l’accento sulla difficoltà di gestire un rapporto di coppia e, come sempre nei suoi testi, riesce a dare uno spaccato impietoso della società contemporanea.

L’Amante è il più elegante “studio” che Pinter abbia dedicato alla psicologia della vita coniugale. Ci conduce attraverso il labirinto di un raffinatissimo e pericoloso gioco di ruolo, facendoci intravedere l’abisso della perdita di sé che ogni rapporto amoroso comporta come rischio.

Guarda il trailer dello spettacolo:

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Brevi notizie sul teatro di H. Pinter

Nel 2005 Harold Pinter ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura e in tale occasione Horace Engdahl, Presidente dell’Accademia di Svezia, lo ha definito un artista “che nelle sue opere ha svelato il precipizio nascosto sotto il chiacchiericcio quotidiano e ha forzato l’ingresso nelle chiuse stanze dell’oppressione”. Quindi tutto proviene direttamente dal suo vissuto, dalle sue curiosità, dalle ricerche linguistiche, senza filtri né falsi infingimenti.

Un’onestà letteraria senza mezzi termini e un’assoluta assenza di retorica. Una parola, una persona, un’immagine o un episodio, per lui, si trasformano in una sorta di ossessione finché non riesce a inserirli in un progetto, una specie di processo catartico. Pinter, come tutti noi, coltiva le sue fantasie e dà loro vita, solo che lui, da queste elaborazioni, crea delle opere.

Pinter è anche colui che ha cambiato le convenzioni teatrali, colui che ha tracciato un solco, un confine irreversibile nel teatro contemporaneo. Gli attori che affrontano i suoi testi lo sanno bene.

Una volta i cosiddetti “buchi di scena” erano l’incubo degli attori, e nelle Accademie o scuole di arte drammatica di tutto il mondo venivano sempre definiti quasi come un sacrilegio.

Lui con le sue pause, brevi o lunghe, e i suoi “silenzi pieni” ha riempito quei buchi di scena con un’intensità eloquente trasformandoli in battute concrete a volte più espressive del parlato: il significato emerge, quasi sempre, dalla tensione contenuta in questo gioco di forze. Ha cambiato il ritmo o meglio la musica del palcoscenico, e diciamo musica perché Pinter oltre a essere un drammaturgo, è soprattutto un “compositore”.
Le brevi battute che caratterizzano i suoi testi contengono una serie infinita di significati, e riuscire ad affrontarle, a volte, può essere molto complesso. I dialoghi sono il frutto dell’elaborazione di un pensiero, di un’azione, di una situazione che vengono espressi con intenzioni, sottotesti, e, come già detto, con gli insostituibili silenzi e le pause.
Un linguaggio assolutamente realistico, all’interno di situazioni spesso surreali, riesce a esprimere in modo autentico i rapporti tra gli individui: dialoghi diretti e indiretti, conversazioni interrotte e poi riprese, frasi apparentemente banali nascondono, rancori, gelosie, minacce, che in realtà sono palesi; dissimulazioni mascherano istinti che non possono o non devono essere espressi. Il teatro di Pinter è anche definito “teatro della minaccia”  una minaccia intima e allo stesso tempo esplicita.

L’amante costituisce, insieme a Vecchi tempi e Tradimenti, una trilogia sulle menzogne dell’amore e una spietata critica agli stilemi borghesi dei primi anni ’60, quando ancora non fumava in Europa e in America il rogo del ’68 libertario e libertino. L’amante è il più elegante “studio” che Pinter abbia dedicato alla psicologia della vita coniugale e al tempo stesso una vertiginosa sciarada sulla natura ambigua ed elusiva della realtà.

Cast: Giuseppe Oppedisano – Maurizia Grossi –  G. Oppedisano
Regia: G. Oppedisano

Info: info@teatrotordinona.it

Summary
Event
L’Amante di Pinter al Teatro Tordinona
Location
Teatro Tordinona, Via degli Acquasparta 16,Roma,
Starting on
03/08/2016
Ending on
03/13/2016