IL MURO DEL CANTO in concerto venerdì 4 marzo all’Atlantico Live di Roma per la presentazione dal vivo del nuovo disco “Fiore de niente”
Biglietto : 10€ + 1,50 dp / 12€ alla porta
Apertura porte ore 20.30
Inizio concerto ore 21.30
Opening Act: Emanuele Colandrea, gaLoni. + Ospiti speciali
Il 4 marzo è una data importante nel calendario de IL MURO DEL CANTO. Esce il terzo disco, l’atteso “Fiore de niente”, viene presentato dal vivo all’Atlantico Live di Roma, ed è anche la prima data del lungo tour nazionale che li vedrà impegnati per presentare tutto il loro repertorio.
Il disco è stato anticipato dal singolo “L’anima de li mejo” pubblicato in anteprima su repubblica.it
Clicca qui per vedere il video “L’Anima de li Mejo” regia di Marcello Saurino.
FIORE DE NIENTE TOUR:
SAB 26 MAR @ BRICK OUT di Campobasso
VEN 1 APR @ DEPERO CLUB di Rieti
GIO 7 APR@ ARCI OHIBO’ di Milano
VEN 8 APR @ SPAZIO 211 di Torino
VEN 15 APR @ MORGANA di Benevento
SAB 16 APR @ MAT LABORATORIO URBANO di Terlizzi (BA)
SAB 23 APR @ BEAT CLUB di San Salvo (CH)
LUN 25 APR @ ROCCA MALATESTIANA di Forlì
Il Muro del Canto torna con il terzo e attesissimo lavoro in studio. Fiore de Niente. La band romana propone un album che mette in evidenza i propri tratti distintivi e, allo stesso tempo, introduce novità sia nella lirica che nella realizzazione degli arrangiamenti. Continua la ricerca di un linguaggio nudo e reale che prende nettamente e volutamente le distanze dagli artifici comunicativi del cantautorato contemporaneo.
La forza del dialetto capitolino, che da sempre nutre le salde radici della band, emerge chiaramente fin dal titolo: un omaggio alla tradizione canora romana descritta con tutta la disillusione e la rabbia dell’uomo che vive nel presente.
Il suono si compone di molteplici sfumature che vanno dal folk americano al blues più ruvido, dal sound irish alle colonne sonore marcatamente western di Ennio Morricone, passando attraverso melodie familiari agli chansonnier francesi che, annerite, romanizzate e spinte verso il rock arrivano a lambire il punk.
La voce è quella potente e profonda di Daniele Coccia che trascina l’ascoltatore nel suo mondo a tinte scure; batteria, percussioni e voce narrante sono di Alessandro Pieravanti; la chitarra acustica è quella delle ritmiche solide e distintive di Eric Caldironi; al basso la fantasia di Ludovico Lamarra; ruvida e graffiante è la chitarra elettrica di Giancarlo Barbati Bonanni; la fisarmonica dà voce alle melodie senza tempo di Alessandro Marinelli. Ospite insostituibile del sestetto romano, Andrea Ruggiero al violino.
Fiore de Niente è una contraddizione in termini. Il fiore, massima espressione della vita di una pianta, si contrappone all’idea del niente e del vuoto. Il risultato è una riflessione legata al tempo che stiamo vivendo: si esalta la capacità dell’individuo di fiorire anche nelle condizioni limitanti e opprimenti che la realtà di tutti i giorni ci impone.
Come nei due precedenti lavori, due tracce sono affidate alla scrittura e alla voce narrante di Alessandro Pieravanti. Il suo caratteristico spoken word porta l’ascoltatore in una dimensione narrativa che oscilla tra favola e teatro di strada.
L’album è stato registrato e mixato dal chitarrista Giancarlo Barbati Bonanni che ne ha esaltato la carica emotiva, realizzando quello che è il miglior prodotto in studio della band. Il disco, con le sue molteplici sfumature, affronta il tema della libertà ed è destinato a entrare nel cuore di chi era un ragazzo quarant’anni fa e di chi lo è oggi.
2 Ginocchi Rossi
3 L’anima de li mejo
4 Madonna delle Lame
5 Fiore de Niente
6 Domenica a pranzo da tu madre
7 La neve su Roma
8 Figli come noi
9 Quando scende la notte
10 Se i lupi verranno a bottega
11 Venerdì
12 Come tre
13 Vivere alla grande
Apre le danze con un trascinante motivo di fisarmonica “Ciao Core”, malinconica e rabbiosa riflessione sull’esistenza, libera soltanto in teoria, sospesa fra compromessi, rinunce, sogni di giustizia infranti e le mancate gioie del cuore.
Diversa nel tenore e nei ritmi, “Ginocchi Rossi” racconta con un blues rugginoso e cupo l’infanzia negli istituti religiosi, l’insofferenza per le ore di obbligata disciplina e l’abbandono a quelle di sfrenata libertà.
In contrasto con il ritmo trascinante e con la nera ironia del titolo “L’Anima de li mejo” affronta, senza mezze misure, i temi della morte, dell’esistenza e della vita, misteri impenetrabili per tutti.
“Madonna delle Lame” è una preghiera di vendetta, un’accorata richiesta di giustizia ad una madre che non conosce pietà, pronta a consolare gli indifesi e a sanare le ingiustizie terrene con il proprio intervento.
La title track “Fiore de Niente” è un manifesto del malcontento dei nuovi poveri, di chi fatica una vita intera per poi ritrovarsi a mani vuote, un’ esortazione alla reazione e alla lotta di classe.
“Domenica a pranzo da tu madre” è un racconto che scalda il cuore attraverso immagini familiari. Un pranzo domenicale fatto di gesti, sempre quelli, che danno calore al rito antico e profondo dello stare intorno a tavola con i propri cari.
Con l’andamento e il gusto di un classico anni ’60 “La neve su Roma” ci parla di un amore ribelle che rimane sospeso attraverso le epoche e le stagioni della vita, un amore che non si esaurisce mai, ma che torna soltanto di rado così come di rado cade la neve su Roma.
“Figli come noi” è una lacrima per le troppe vittime di abusi perpetrati da uomini in divisa e per chi deve sopravvivere a quel dolore.
“Quando scende la notte” è la prima canzone de Il Muro del Canto che racconta di un amore condiviso e corrisposto, in cui ci si arrende alla bellezza, non senza lotta ed inquietudine.
Breve e allegorica “Se i lupi verranno a bottega” sembra mettere in guardia contro il ripetersi spesso ciclico dei mali della storia; guerra, assolutismo e prevaricazioni violente.
“Venerdì” è una canzone liberatoria per chi aspetta di godere delle proprie ore di libertà dopo una settimana di lavoro. Il fascino illusorio del week end è l’occasione per indossare il vestito migliore e per provare a dimenticare.
La debolezza e la capacità di reazione dell’essere umano di fronte alle difficoltà della vita prendono forma su una forsennata cavalcata western. “Come tre” spiega che dal superamento di un male profondo si può ricavare una forza d’animo che vale tre volte quella di partenza.
“Vivere alla grande“, secondo racconto dell’album, è la storia di chi guarda all’infanzia con rimpianto, di chi pensa ai grandi progetti che aveva da bambino ma si ritrova oggi a passare il sabato tra centro commerciale, bingo e ristorante cinese, nel continuo tentativo di riscattare se stesso.
IL MURO DEL CANTO è una voce popolare senza tempo. È l’inno alla terra, il disincanto, la serenata. È un canto accorato di lavoro, è la ninna nanna antica. E’ un progetto musicale che commuove, risveglia e infuoca gli animi. Fa piangere, sorridere e danzare.
L’Ammazzasette (2012, Goodfellas) è il primo album ufficiale e segue il percorso iniziato nel 2010 con il singolo Luce Mia e poi con l’Ep di sei tracce Il Muro Del Canto. Un disco che mostra un universo culturale con le radici ben piantate nei marciapiedi della Capitale: sedici tracce che proiettano l’ascoltatore in un viaggio senza ritorno, tra le storie e i personaggi di una grande e decadente giostra. Dal disco vengono tratti tre video, tutti con la regia di Carlo Roberti per Solobuio Visual Factory (già regista di Spiritual Front, Ardecore, Surgery, Dope Stars Inc). Il primo è stato La Spina, al quale sono seguiti quelli di Cristo De Legno e di Chi Mistica Mastica, tutti legati da una narrazione comune. L’Ammazzasette è stato un debutto straordinario, con oltre 3.000 copie vendute.
Il disco è stato recensito dalle più importanti testate musicali: Mucchio, Blow Up, Rockerilla, XL di Repubblica e anche da quotidiani e magazine nazionali, come il Venerdì di Repubblica, La Stampa, il Manifesto. Il disco è stato presentato anche in molte trasmissioni di qualità, come Radio 2 Twilight, Radio 3 Alza Il Volume, Radio 1 Stereonotte e Isoradio Rai che, oltre ad averli intervistati nella trasmissione Casello Casello, ha anche trasmesso un intero concerto, nella trasmissione Concerti In Sicurezza.
Anche Radio Popolare Network ha dedicato loro un grande spazio, trasmettendo un loro concerto registrato a Villa Ada Roma Incontra il Mondo. Il programma televisivo Cool Tour di Rai 5 ha dedicato al MDC un ampio servizio.
Nell’aprile del 2012, Il Muro del Canto, insieme ad Ardecore e Bandajorona, partecipa alla prima raccolta della canzone romana del nuovo millennio, rigorosamente in vinile, Mamma Roma Addio. Il disco ottiene recensioni nazionali su Repubblica, il Messaggero, Sette del Corriere della Sera. Repubblica.it gli dedica un servizio, completo di streaming dei brani.
Nel dicembre del 2012, Il Muro del Canto partecipa a un concerto all’interno del Carcere di Rebibbia. Un concerto speciale, voluto e organizzato dal Traffic Live Club di Roma e dal responsabile delle relazioni della Casa circondariale maschile di Rebibbia. Non sarà la sola volta nella quale il gruppo porterà le proprie storie di fronte a un pubblico di detenuti: accadrà in altra due occasioni, di nuovo al Carcere di Rebibbia e poi a Regina Coeli.
Il tour di presentazione de L’Ammazzasette è di oltre 100 concerti tra cui Arezzo Wave Love Festival, Etruria Eco Festival, Roma Incontra il Mondo, Genius Loci:
Il 29 ottobre 2013, Il Muro del Canto dà alle stampe il secondo album Ancora Ridi. Il missaggio è affidato a Tommaso Colliva (Muse, Afterhours, Calibro 35), che lo realizza mescolando il dialetto romano con chitarre rubate alla migliore tradizione d’oltreoceano, atmosfere western in stile Morricone e una fisarmonica spiccatamente folk, creando un impasto sonoro che conferma il sound originale e già distintivo della band. Il disco è presentato con due concerti a Roma entrambi Sold Out:Circolo degli Artisti e Nuovo Cinema Palazzo.
Anche Ancora Ridi ottinene gradi riscontri sulla stampa nazionale tra cui Il Fatto Quotidiano, XL, Il Mucchio, Blow Up, Rumore, Il Corriere dello Sport, Il Messaggero. Il disco è stato presentato a Wake Up Revolution su RadioRai2, live all’Auditorium Demetrio Stratos di Popolare Network, a Radio3 Alza Il Volume e Radio1 Stereonotte.
Nella primavera del 2014, al Muro del Canto sono stati dedicati alcuni servizi televisivi:
TG1 (I Suoni di Roma) https://www.youtube.com/watch?v=HR8lR1eUqwM;
TG3 (Buongiorno Regione) https://www.youtube.com/watch?v=FS91ZcG7w_Y;
La rubrica del TG2 “Sì Viaggiare” ha utilizzato le musiche del MDC come colonna sonora per un servizio sulla città eterna: https://www.youtube.com/watch?v=Mierbp-9T1U
Insieme agli Assalti Frontali, Il Muro incide Il Lago Che Combatte e ne realizza un video, a sostegno delle iniziative cittadine per rendere pubblico il parco che ospita l’unico lago naturale di Roma, nato a seguito di un abuso edilizio avvenuto vent’anni prima. Il video raggiunge in una settimana circa 200.000 visualizzazioni su Youtube. La causa ottiene un servizio a Chi L’Ha Visto? di Rai 3 e diversi passaggi su Blob Rai 3.
Nell’aprile del 2015 esce Figli Come Noi, brano e video legati al tema degli abusi compiuti dalle forze dell’ordine in Italia. Il video (regia di Marcello Saurino) è stato realizzato in collaborazione con ACAD (Associazione Contro gli Abusi in Divisa). Hanno accettato di partecipare al video Assalti Frontali, Boris Sollazzo, Chef Rubio, Don Pasta, Elio Germano, Giulia Bosetti, Ignazio Oliva, Luca Bertazzoni, Michele Alhaique, Piotta, Stefano Fresi, Valerio Di Benedetto, Zerocalcare.
Il video è stato presentato in anteprima al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia del 2015 insieme a Chef Rubio, Zerocalcare e Rudra Bianzino. Dell’iniziativa hanno parlato molti media tra cui TG 3 Nazionale, RaiNews24, Il Fatto Quotidiano.
Durante il tour di Ancora Ridi, Il MDC ha stretto numerose collaborazioni artistiche, tra le quali quelle con le Bestie Rare e Colle Der Fomento. Suona sul palco del Primo Maggio di Taranto, insieme ad artisti del calibro di Caparezza, Subsonica e Marlene Kuntz.
Ancora nel 2015, Il Muro del Canto arrangia il primo singolo dell’ultimo disco di Piotta,
7 Vizi Capitale, apparendo anche nel videoclip.
A settembre 2015, RAI 3 utilizza dei loro brani per la colonna sonora di una puntata de I Dieci Comandamenti. L’episodio in cui sono presenti è Arrivederci Roma, (brano che chiude Ancora Ridi), suonata dal gruppo durante i titoli di coda, in un vero e proprio videoclip.
Rai1 nel corso della trasmissione I Giganti, li chiama a rappresentare la musica del Lazio.
Alessandro Pieravanti: percussioni, batteria e voce narrante
Ludovico Lamarra: basso elettrico
Eric Caldironi: chitarra acustica e pianoforte
Giancarlo Barbati Bonanni – chitarra elettrica e cori
Alessandro Marinelli: fisarmonica
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