E’ uscita da poco più di un mese la seconda stagione dell’attesissima serie Netflix “Narcos: Messico“.  Abbiamo avuto l’onore di intervistare per voi il doppiatore italiano di Kenny (interpretato da Alex Knight), Francesco Trifilio

In questo periodo di quarantena, molti di noi si sono Abbonati a Netflix o Amazon Prime e da poco è uscita la seconda stagione di “Narcos: Messico” dove tu presti la voce ad uno dei personaggi. Puoi dirci qualcosa a riguardo?

Si, io presto la voce ad Alex Knight che interpreta Kenny Moss, uno degli uomini della Dea. Approfitto dell’intervista per ringraziare la Pumais2 che cura l’edizione italiana e Francesco Venditti che cura la direzione del doppiaggio.

Puoi svelarci qualcos’altro?

No, assolutamente, anche se è una serie che è uscita già da 1 mese, noi continuiamo ad avere un obbligo di riservatezza su tutto ciò che doppiamo.

Abbiamo notato una certa somiglianza fisica tra te e Kenny. Ci puoi spiegare che ruolo ha la fisicità nel doppiaggio (se ha un ruolo) e se ci sono dei rituali particolari che tu segui prima di calarti nel personaggio? 

Si, può succedere che ogni tanto possa esserci una somiglianza con l’ attore che si doppia ma non è una conditio sine qua non. Per quanto riguarda i rituali, per quello che mi riguarda non ne ho, diciamo che la mattina prima di andare al turno cerco di scaldare la voce per essere pronto ad affrontare la giornata lavorativa. Noi doppiatori non sappiamo mai quallo che andiamo a doppiare. Vediamo il copione nel momento stesso in cui lavoriamo. 

Puoi spiegare ai nostri lettori cosa succede nella sala di doppiaggio?

Si entra in sala, parte l ‘anello (scena) che si deve doppiare in lingua originale, mentre passa la scena sullo schermo, noi spulciamo le battute sul copione. Dopodiché ripassa la scena in modalità muta, cioè vediamo solo le immagini e ascoltiamo il dialogo solo in cuffia, mentre la scena passa noi proviamo il sync e l’interpretazione dopodiché il direttore del doppiaggio ci dà delle indicazioni sul personaggio, su quello che va sistemato nella nostra interpretazione. Intanto, l assistente al doppiaggio in sala che ha visto la nostra prova sul muto ci da indicazioni sul sync. Quindi d’accordo con il fonico che intanto regola i volumi si incide la scena. Ovviamente se ci si sbaglia si ripete fin quando il direttore non è soddisfatto della nostra interpretazione.

Oltre a Narcos, a quali altre serie TV hai lavorato ultimamente?

Prima della quarantena avevo appena finito il doppiaggio di un film per Sky, ‘Ragazze da Sballo’ in cui doppio uno dei protagonisti, Carl, interpretato da Brendan Hines. Appena potremo tornare al lavoro, inizierò invece la seconda stagione di ‘La Cosa Più Bella’ in cui doppio Nelson Soares.

Francesco, tu vivi e lavori a Roma, ma sappiamo che non sei romano…

No, in realtà no, sono nato a Fuscaldo (CS) il 20/12 /76 ma vivo a Roma da più di 20 anni praticamente un calabrese di Roma, dove svolgo il mestiere di attore e doppiatore.

Ecco, il mestiere che fai è molto interessante, ma come ci sei arrivato? Che formazione hai?

Dopo il liceo classico che ho frequentato in Calabria, mi sono iscritto e laureato in sociologia all’Università la Sapienza di Roma e contemporaneamente ho frequentato e diplomato alla libera Accademia di Arti Sceniche sempre a Roma.

Quali sono state le tue prime esperienze nello spettacolo?

Ovviamente per mantenermi dovevo lavorare, andavo in giro a dare volantini, ho lavorato come promoter, come rappresentante di prodotti per parrucchieri, nei call center, e al McDonald.

Insomma li hai fatti tutti i lavori?

Più o meno. Poi nel 1998 ho debuttato a teatro, qui a Roma al Teatro de Servi, con lo spettacolo L’Isola di William e da li ho iniziato a lavorare nello show business. Ho partecipato all’allestimento di più di 30 spettacoli teatrali, ho finito il primo marzo L’Otello al Teatro delle Muse sempre a Roma, girato una decina di film e doppiato più di 400 tra film, serie tv e cartoni.

Grazie mille per il tuo tempo Francesco e per dar voce ai nostri personaggi preferiti!

Grazie a voi!